Camozzi Automation lavora nel settore del controllo dei fluidi da oltre 10 anni. Produce dispositivi medicali e strumenti per le biotecnologie e mira a diventare leader nelle Life Science

Valvole proporzionali di flusso, regolatori di pressione, elettrovalvole con membrana di separazione del fluido ed elettrovalvole miniaturizzate.

E’ questa la tecnologia fluidodinamica utilizzata dai più grandi costruttori europei e mondiali per la produzione di dispositivi medicali e strumenti per le biotecnologie quella della divisione Life Science di Camozzi Automation, azienda appartenente al noto gruppo bresciano omonimo.

«Siamo nel mondo del controllo dei fluidi da oltre dieci anni. Abbiamo un team di esperti con una specifica conoscenza del settore che ci permette di progettare e sviluppare componenti e sistemi che i costruttori di dispositivi e strumenti medicali utilizzano per le più diverse soluzioni e applicazioni», afferma Daniele Giorgi, business developer manager del team Life Science di Camozzi.

Dispositivi e sistemi per la cura del paziente, come apparecchiature odontoiatriche, ventilatori e concentratori di ossigeno, macchine per anestesia. E strumenti nell’ambito analitico-diagnostico, per la cromatografia, l’ematologia e l’analisi molecolare. 

Un mercato in grande evoluzione con tassi di crescita costanti a doppia cifra.

Negli ultimi anni il Gruppo Camozzi ha investito anche sulle tecnologie elettroniche per offrire ai
clienti soluzioni integrate, complete della parte di controllo e comando, con schede anche rigid-flex
e lo sviluppo di software ed algoritmi di monitoring delle prestazioni e dello stato di salute dei
componenti

Per le apparecchiature dentali, come poltrone e ablatori, Camozzi produce componenti per il controllo dei fluidi.

«Nel settore dentale i maggiori costruttori di sedie dentistiche sono nostri clienti, dice Daniele Giorgi,  .

In Europa vengono forniti componenti e soluzioni per i principali OEM di dispositivi medicali come ventilatori, apparecchi per anestesia, incubatrici per citarne solo alcuni, senza dimenticare le aziende leader americane, asiatiche e giapponesi che operano nel settore delle biotecnologie.

Nel settore Life Science uno degli aspetti più rilevanti è la regolazione di liquidi e gas in termini di portata e pressione.

La tecnologia di punta sono le valvole proporzionali, componenti dove la miniaturizzazione gioca un ruolo fondamentale, basti pensare che alcune elettrovalvole misurano solo 10 mm in larghezza.

Negli ultimi anni il Gruppo Camozzi ha investito anche sulle tecnologie elettroniche, installando delle linee di produzione automatica delle schede in tecnologia smt e selective soldering; assieme al model based design, adottato ed implementato con i più moderni software di simulazione, questo approccio permette di offrire ai clienti soluzioni integrate, complete della parte di controllo e comando, con schede anche rigid-flex e lo sviluppo di software ed algoritmi di monitoring delle prestazioni e dello stato di salute dei componenti.

Un altro fattore determinante è rappresentato dalla scelta dei materiali utilizzati per produrre i componenti che devono essere compatibili con le normative del settore ed essere, per esempio, in grado di trattare liquidi aggressivi, come l’acqua ossigenata.

Risultato che viene ottenuto grazie a un processo di produzione che include apparecchiature di pulizia ad ultrasuoni e d’ispezione con luce nera UV per fornire componenti impiegabili con liquidi aggressivi e gas comburenti come l’ossigeno.

Skill e know-how per realizzare piattaforme per singoli dispositivi e strumenti Life Science

Il valore aggiunto di Camozzi è rappresentato dalla flessibilità sia in termini di progettazione che di produzione.

Tra il 2020 e il 2021 la richiesta di ventilatori polmonari da parte dei più importanti
clienti superava di gran lunga l’ordinaria capacità produttiva e siamo riusciti a rispondere al picco della domanda quintuplicando le linee di produzione.

«Siamo stati tra i primi al mondo ad avere introdotto sul mercato moduli specifici per le diverse tipologie di macchine o strumenti Life Science. L’80% del nostro business deriva da soluzioni customizzate che si possono realizzare grazie a Skill e Know-How che abbiamo costruito nel corso degli anni», afferma Daniele Giorgi.

La miniaturizzazione

Circuiti elettronici, parti meccaniche e sistemi devono essere di dimensioni ridotte e avere un consumo di potenza il più basso possibile.

Per i costruttori sono oggi disponibili piattaforme che semplificano l’assemblaggio di un insieme di componenti, dalle valvole on-off alla tecnologia proporzionale per acqua o aria. Moduli manifold predefiniti con componenti adeguati alla specifica applicazione.

Anche a soluzioni complesse come quelle che riguardano le macchine per anestesia. In questo caso si devono gestire sostanze gassose, garantendo al paziente la somministrazione di ossigeno attraverso una ventilazione forzata.

I componenti vanno quindi progettati con tutti gli accorgimenti del caso, prevenendo per esempio l’insorgenza di incidenti dovuti al trattamento di ossigeno.

Solo attraverso una conoscenza approfondita dei contesti applicativi è possibile realizzare macchine performanti, affidabili e sicure.

Flessibilità della capacità produttiva e ripetibilità delle performance dei componenti Life Science

Gestire i flussi di ossigeno in modo proporzionale, garantire pressioni adeguate entro specifici limiti di tolleranza.

Precisione e sicurezza determinano un’assoluta precisione nella produzione dei componenti

L’azienda possiede la capacità di recepire le esigenze del mercato e trasformarle in prodotti e soluzioni che possono essere applicate nelle differenti macchine portando il valore aggiunto al nostro team di ricerca e sviluppo di Camozzi Automation.

Quando si parla di Life Science, non bisogna mai dimenticare che si sta parlando di fluidodinamica di precisione, dove la tolleranza dei valori di flusso e pressione è infinitesimale.

Centrale, in questo senso, il processo produttivo, che deve garantire assoluta ripetibilità del componente, garantendo identiche performance di precisione. La differenza in Camozzi la fà la flessibilità sia in termini di progettazione che di produzione. Tra il 2020 e il 2021, infatti, la richiesta di ventilatori polmonari da parte dei più importanti clienti superava di gran lunga l’ordinaria capacità produttiva e Camozzi è stata in grado di rispondere al picco della domanda quintuplicando le linee di produzione.

Sensori, monitoraggio da remoto. Le possibili evoluzioni del Life Science

In un futuro ormai prossimo vi sarà disponibilità di tecnologia ad alta sensorizzazione applicabile al Life Science. Componenti sensorizzati diventeranno mainstream nel momento in cui
i costi di produzione di questa tecnologia si abbasseranno.

Secondo Daniele Giorgi, il monitoraggio da remoto è un qualcosa che inizia ad interessare soprattutto il settore delle biotecnologie, degli strumenti utilizzati per diagnosi e analisi.

Si tratta di una funzione che viene progettata non solo per avere un controllo dello stato di funzionamento della macchina, ma per poter effettuare analisi dei dati. Elettrovalvole e regolatori, sensori. Tutta la componentistica deve essere progettata per interagire in modo digitale.

In questo ambito c’è un’attenzione particolare alla sensoristica. È questo il settore dove avverrà la più grande innovazione ed evoluzione: tanto più potenti saranno i sensori tanto più potenti saranno le performance diagnostiche. «Non abbiamo ancora una fornitura di questo tipo, ma è una questione al centro delle attività del nostro centro di ricerca, dice Giorgi. In un futuro ormai prossimo vi sarà disponibilità di tecnologia ad alta sensorizzazione applicabile al Life Science. Progetti che dovranno essere economicamente sostenibili, poiché i clienti vogliono fare innovazione di prodotto senza dover sostenere maggiori costi. Insomma, componenti sensorizzati diventeranno mainstream nel momento in cui i costi di produzione di questa tecnologia si abbasseranno».

 

Life Science, tecnologia miniaturizzata by Camozzi Automation
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