In un appello congiunto Farmindustria ed Efpia (Federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche) chiedono alle istituzioni la salvaguardia della filiera del farmaco

 Il fine è quello di assicurare ai Paesi coinvolti nel conflitto la disponibilità delle cure necessarie.

Garantire che i pazienti in Ucraina e Russia continuino ad avere accesso ai farmaci di cui hanno bisogno.

È questa la forte motivazione di Farmindustria ed Efpia (Federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche) che stanno portando di fronte alle istituzioni per chiedere di escludere dall’ambito delle sanzioni l’intera filiera del farmaco: dai medicinali ai principi attivi farmaceutici da qualsiasi altro bene intermedio per la produzione di diagnostici, trattamenti e vaccini, ai macchinari e al packaging.

Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, ha dichiarato: “Esprimo, insieme alle imprese del farmaco in Italia, forte preoccupazione per l’intensificarsi del conflitto armato in Ucraina. Con Efpia confermiamo la volontà di garantire che i pazienti delle nazioni coinvolte nella crisi continuino ad avere accesso ai farmaci di cui hanno bisogno”.

Il nostro Paese ha esportato in media nel 2020-2021 oltre 310 milioni di euro all’anno di prodotti farmaceutici verso Russia e Ucraina, che sono importanti anche per l’export di tutta la filiera.

“Condividiamo e sosteniamo quindi l’appello di Efpia alle parti coinvolte di escludere dall’ambito delle sanzioni l’intera filiera del farmaco, dai medicinali ai principi attivi farmaceutici, da qualsiasi altro bene intermedio per la produzione di diagnostici, trattamenti e vaccini, ai macchinari e al packaging.

Assicuriamo l’impegno a lavorare per limitare l’impatto del conflitto sulla fornitura di medicinali e sulle sperimentazioni cliniche necessarie ai pazienti delle zone interessate dalla grave situazione” ha concluso Scaccabarozzi.

L’appello a tutela della filiera del farmaco parte anche dagli organi europei.

“I nostri primi pensieri sono rivolti alle persone colpite da questa crisi e continueremo a lavorare con tutte le parti per limitare l’impatto del conflitto sulla fornitura di medicinali e sulle sperimentazioni cliniche che sono un’ancora di salvezza per molti pazienti in tutta la regione”, si legge in una nota pubblicata sul sito di Efpia.

“Per sostenere tale obiettivo, vorremmo invitare tutte le parti a escludere dall’ambito delle sanzioni i medicinali, i principi attivi farmaceutici e qualsiasi altra materia prima necessaria per la produzione di diagnostici, trattamenti e vaccini”.

Ucraina, la filiera del farmaco chiede l’esclusione dalle sanzioni
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